I Fratelli Mancuso sembrano oggi quello che ieri era il significato di una tradizione. Il loro modo armonico di cantare ha fatto si che chi avesse avuto voglia di conoscere da dove veniva il nostro canto lo avrebbe potuto fare semplicemente ascoltandoli. Dire quindi che sono mitici nel senso di mitologici, nel senso di fortissima presenza antica è dire quanto sono importanti.
- Marco Ranaldi, Sipario
I Fratelli Mancuso sono tra coloro che più hanno fatto da ponte tra passato e futuro, collocandosi artisticamente in un presente rinnovato negli usi di linguaggi e strumenti musicali antichi sostenuti però da arrangiamenti estremamente attuali.
- Fabio Francione, Il cittadino
I fratelli Mancuso rappresentano oggi quell'indispensabile memoria sonora che ci è utile per non dimenticare. Nella loro ricerca attentissima alle radici, hanno fatto della musica popolare siciliana la loro musica, la loro espressione. In anni di studio e di lavoro sulle fasce mediterranee e non solo hanno costruito un'idea di suono rara e invidiabile.
- Marco Ranaldi, Left
Un viaggio senza meta nel fertile bacino del Mediterraneo, tra ritmiche soffici e sospese, melodie dai richiami arabi, dolci nenie e loop ammalianti, a raccontare soprattutto le inquietudini dell’esistenza, il malessere per un vivere spostato, la magia dei sogni perduti e recuperati (...) l'eterea consistenza della vita che non trova pace dilaniata com'è tra anima e carne.
- Alberto Marchetti, Vinile
Raffinata e spontanea, colta e popolare, la musica dei fratelli Mancuso è unica nel rimanere magnificamente sospesa tra radici ancestrali e sensibilità attuale e nel sapere elevare ad espressione universale ciò che viene espresso coi modi più genuini della tradizione siciliana.
- Gigi Razete, La repubblica-Palermo
Una strana, ammaliante intensità onirica (..) Tutto ha funzionato, tutto ha la sua nicchia. Ronzano e incantano le pronunce nasalizzate dei fratelli siciliani, il gioco d'alternanza mette in conto picchi scabri e vertiginosi di terze creando quell'effetto magico che spesso ha solo la vera musica popolare. Difficile indicare vertici in un disco fatto di altezze.
- Guido Festinese, Il giornale della musica
Canzoniere del tempo, radicalità del canto non compiacente, canto profondo di corpi stretti nell’abbraccio, voci nude e congiunte dal timbro penetrante e risonante, suono “osseo e di pietra” che genera espressività intima e solenne. Anche gli strumenti con cui si accompagnano, frutto d’incontri e di viaggi lungo il Mare Mediterraneo, sono di volta in volta sostegno e dialogo con le due voci-strumento.
- Ciro De Rosa, Blogfoolk
La forza tellurica delle composizioni scritte dal duo. Piccoli incanti che passano tra cuore e polmoni, cantati in una lingua i cui accenti appartengono al mondo intero: leggeri come il sogno e dolorosi quanto la carne.
- Carlo Babando, Blow Up
Le produzioni dei Fratelli Mancuso suggeriscono sempre un approccio ravvicinato, uno sguardo necessariamente libero da ogni congettura, attraverso il quale è inevitabile toccare il nervo vivo di ogni singolo fonema. Sembra quasi che non si possa parlarne senza essere impollinati dall’armonia delle loro parole, dall’organicità di una musica sempre comprensibile (oltre i linguaggi), essenziale eppure raffinata, “primaria”, fondamentale.
- Daniele Cestellini, Blogfoolk
I fratelli Mancuso sono il meglio che l'Italia ha da offrire musicalmente, giudizio che dovrei estendere forse a tutta l'Europa. Ho avuto modo di definire il loro album "Bella Maria" il miglior CD del XX secolo e i CD successivi sono stati tutti dei capolavori sublimi. (...) La ricchezza di questo nuovo CD, però, difficilmente può essere superata. Un record di crescita sublime, e se dovessi comprare un solo CD quest'anno, comprerei senz'altro questo. È anche confezionato in un bellissimo libretto con dipinti che illustrano magnificamente le canzoni. Un must assoluto!
- Moors Magazine
Il punto più autorevole per quanto riguarda la ricerca suonata della musica popolare (...) La forza della scoperta, del definire quello che oggi è il suono dei popoli è diventato per Enzo e Lorenzo Mancuso motivo di vita e di arte (...) Manzamà è il risultato di un universo di scoperte, conoscenze e collaborazioni.
- Marco Ranaldi, Raro
I Fratelli Mancuso sono tra le voci più autorevoli di una musica siciliana che guarda alla carne viva del folk e lo immette nei vortici di una continua affabulazione.
- Valerio Corzani, RSI-Radio Svizzera Italian
Le loro “storie in versi” mostrano una straordinaria capacità di affabulazione, riescono a coinvolgerti con un sapiente mix di parole e suoni; sanno trascinarti in mondi apparentemente inconciliabili, dove memorie personali legate alla natia Sicilia si fondono quasi per miracolo con i grandi e dolorosi eventi della Storia. Un valore aggiunto è dato dall’elegante veste grafica del disco e dalla bellissima serie di appassionati e intensi acquarelli di Beppe Stasi il quale ha saputo legare intimamente le immagini alle canzoni
- Alberto Pellegrino, Musicultura on line
Un capo d'opera che resterà (...) l'invenzione di melodie modernissime che sembrano remote, Battiato (...) e Aldo Giordano che regalano scintille maestose di arrangiamenti.
- Guido Festinese, Alias-Il manifesto
Il filo della storia e della memoria si armonizza con un canto essenziale che non rinuncia ad incunearsi in arcane atmosfere di indiscutibile incanto. (...) I testi sono preghiera ed anima di un lavoro che ristora per le scosse di antichità sparse da ghironde, saz, baglama e salteri. Questo dei fratelli siciliani è un viaggio nell'esotico e nella mediterraneità, è uno squarcio su una musica limpida e struggente, su un componimento che sembra volerci ricordare che si vive nel presente anche perché un suono arcaico può rinascere e trovare una sua originale vibrazione perché siamo fatti di quello che siamo stati.
- Mimmo Mastrangelo, Il quotidiano del sud
E’ un disco che affonda le radici nella tradizione popolare, rivista attraverso un lavoro di recupero vocale e strumentale estremamente curato. Le tracce mostrano un percorso interiore che è condizionato dalla quotidianità di una terra affascinante, quanto difficile da affrontare. Una sorta di meditazione in note dove compaiono tecniche musicali che vengono temporalmente da lontano e che si aprono all’altra sponda del Mediterraneo.
- Michele Manzotti, Il popolo del blues
Decorato con un bellissimo libretto miniato con acquerelli (…) Quello che sulla carta sembra un laboratorio di curiosità, si dipana come un universo musicale pieno di malinconia, che suona come se fosse sempre esistito, ma di cui non si sospettava nemmeno l'esistenza. (…) UN VERO CAPOLAVORO
- Ton Maas, Mixed World Music
La Sicilia che raccontano arriva dall'eternità del passato, eppure non ricalca in nulla gli stereotipi dell'isola. (...) La memoria va coltivata in modi né accademici né olografici, il ricordo deve potersi trasformare in materia viva, in flusso emotivo utile a smuovere menti e cuori. (...) è la dura esperienza di vita dei Mancuso stessi ad essere filtrata in testi arcigni, poco inclini al lieto fine e all'autocompiacimento. Le sonorizzazioni appaiono di gran pregio, guardano ancora a Sud oppure verso Oriente nella scelta degli strumenti e il contributo non superficiale di uno stuolo di illustri ospiti (Giovanni Sollima, Mario Arcari, Peppe Frana, Arnaldo Vacca, Ferruccio Spinetti) illumina il disco.
- Piercarlo Poggio, Blow Up
Una volta che - in senso figurato - ti immergi nella lingua dei Fratelli Mancuso, scopri un mondo che, come il libretto che lo accompagna, contiene una bellissima gamma di colori intensi. Ho potuto sperimentarlo di persona: questo disco crea dipendenza e arriva al punto giusto in questi giorni bui, stretti tra due ondate di Coronavirus. Un disco fantastico per chi vuole scavare in profondità!
- Dani Heyvaert, Roots Time
Il risultato è un'ora di musica piena di tutto ciò che ci aspetteremmo in un contesto del genere: eleganza e suggestione, cura estrema per il dettaglio, perché nulla esca da un tono lieve, colloquiale, essenziale quanto intriso di profonde fragranze.
- Alberto Bazzurro, Musica Jazz
Dopo più di dieci anni, i fratelli siciliani Mancuso presentano finalmente un nuovo lavoro con il bellissimo Manzamà. La combinazione della loro voce terrosa e la raffinata orchestrazione strumentale conferisce al loro folk un tocco artistico che può essere definito stupefacente.
- Eric Van Domburg, Heaven Magazine
Dopo una lunga gestazione creativa e, a dieci anni di distanza dall’ultima produzione discografica, i Fratelli Mancuso ritornano con un sontuoso lavoro, regalandoci con Manzamà una sintesi del loro viaggio artistico e biografico. Il senso di un continuo movimento è stato tradotto e incorniciato impeccabilmente dai dipinti di Beppe Stasi, che narrano visivamente i luoghi interiori di Enzo e Lorenzo Mancuso.
- Viviana Berardi, L'isola che non c'era
Tra malinconia e vissuto, morte e speranza, discesa e ascesa alla vita. E’ un vorticoso viaggio nella tempesta dei sentimenti, di chi è migrante in movimento o da fermo, dallo spazio o dal tempo, migrante dalla vita o dalla morte. In un album senza confini. Nei brani si susseguono lacrime siciliane, lamenti e preghiere, ma se chiudi gli occhi nei raffinati arrangiamenti puoi scorgere la vita.
- Giulio Scarantino, L'Antenna
Un piccolo capolavoro (...) che ti avvolge incantatore con i richiami profondi alla tradizione siciliana e mediterranea, con la bellezza di testi poetici e duri e con la ricca strumentazione.
- Raffaello Carabini, 50+